Siamo dunque giunti alla componente “Emozioni”, il secondo strumento della formula.
In moltissimi libri di crescita personale, spiritualità, legge attrazione e risonanza si fa riferimento a quanto sia importante mettere emozioni nei nostri intenti. Ci sono un sacco di teorie al riguardo, cerchiamo di qua di capire la ragione per cui mettere emozione sia così importante.

Pare che fare una visualizzazione con tanto di emozioni, possa rendere più reale alla nostra mente subconscia ciò che stiamo vedendo con gli occhi della mente. Questo si fa nel concentrarsi su sentimenti piacevoli durante l’atto di visualizzazione.
Secondo moltissimi ricercatori, il nostro cervello ha un numero significativo di ricettori che sono associati al piacere come ad esempio nella corteccia prefrontale, luogo dove si trova gran parte del nostro pensiero superiore (non a caso Yogananda ci insegna nelle sue meditazioni a concentrarci e sul midollo allungato, e all’altezza del terzo occhio dove appunto risiede al corteccia prefrontale).
E’ importante tenere presente che NON si visualizza semplicemente noi stessi felici con l’obiettivo realizzato, bensì dobbiamo sentire nel corpo, quì ed ora, le sensazioni di questa felicità, positività con l’obiettivo realizzato.
Questo può non essere proprio semplice per coloro che si sono un po’ distaccati dalle proprie emozioni. Non è che non le sentono, ma semplicemente non prestano attenzione. Durante la giornata cerca di fare attenzione a quando ti senti bene positiva e felice ed analizza lo stato del tuo corpo; dove senti maggiormente questa emozione positiva? In quale parte del corpo? Prestando attenzione a come ti senti durante le tue emozioni positive, ti permetterà col tempo di rievocarle con più semplicità.
Un altro modo di sentire emozioni felici, è quello di guardare ad episodi felici del tuo passato; mentre la tua squadra del cuore vinceva una competizione, forse ti sei emozionata/o davanti ad uno straordinario tramonto, o forse durante il matrimonio/figlio/etc..
Trovare un ricordo davvero felice, spesso, ricrea istantaneamente la relativa emozione. Potrebbe esserti di aiuto un libro per quel che riguarda il mondo della recitazione; gli attori devono essere in grado di generare un’emozione a richiesta, in base alla scena che stanno girando.
Ricorda che puoi anche INVENTARE situazioni dove ti senti felice. L’emozione possiamo letteralmente crearla dal nulla. Serve solo un pochino del nostro impegno.
Una volta che hai imparato a generare le tue emozioni felici, inizia a prestare attenzione al corpo; è più leggero o pesante? Senti calore in qualche parte del corpo? E la fisionomia del visto com’è? Tende al sorriso o sei più seria/o?
Non ci sono risposte giuste o sbagliate, ognuno di noi reagisce alle emozioni positive in modo differente. Una volta che hai individuato le tue, potrai usare questi dettagli per richiamare a comando le tue emozioni positive semplicemente riassumendo determinate caratteristiche.
Rendere più Realistica la Visualizzazione

Se nel paragrafo precedente abbiamo visto come creare un’emozione positiva per poi associarla alla nostra visualizzazione, cosa ancora più saggia sarebbe quella di cercare di capire come ci sentiremmo REALMENTE con l’obiettivo realizzato, vissuto.
Tornando ancora all’esempio dell’auto;
come ti sentiresti avendo ricevuto l’auto? E come ti sentiresti quando devi lavarla, guidarla, etc…? Aiutati aggiungendo dettagli; vedi il cofano dell’auto dalla postazione di guida, vedi il contachilometri bellissimo e illuminato, i giri del motore che salgono quando stai per cambiare marcia, il suono del motore (è silenziosa? Si sentono i cavalli?), l’odore ancora di nuovo oppure del prodotto che hai usato per dargli una pulita. Forse sei all’autolavaggio o nel tuo giardino. Presta attenzione alle emozioni associate che proveresti REALMENTE.
Per aiutarti è davvero di grande aiuto, in questo caso, andare magari a noleggiare l’auto in questione, o andare a fare un test-drive. In questo modo riesci meglio a capire come ti senti.
E se ancora non hai il denaro per acquistarla? “FINGI” di poterlo fare! Io l’ho fatto e funzionò. Vai al rivenditore di auto, inizia ad informarti per il modello che desideri, mettici gli accessori che vuoi, tratta il prezzo. Fai esattamente tutto quello che faresti se potessi già comprarla ADESSO.
Puoi fare questo per tutti quegli oggetti per cui è possibile fare delle prove; vestiti, auto, case, viaggi etc..
D’altra parte ci sono anche cose per cui avere un accesso temporaneo non è possibile. Come fare? Cercando di fare caso a tutte le cose che saltano fuori nel nostro quotidiano e sembrano in qualche modo legate al nostro obiettivo e RINGRAZIARE, cercando di sentire realmente un senso di gratitudine.
Se il tuo obiettivo è emotivo, questo può essere facile; ogni volta che senti un’emozione positiva, o ti capita qualcosa per cui ti senti bene, sìì grato! Noterai che più fai questo, più realmente le tue emozioni e sensazioni felici entreranno a far parte della tua vita.
L’esempio “banale” dell’auto, è fare caso a come, quando hai acquistato un’auto nuova, incredibilmente in giro sembrano essercene di più! C’è chi sostiene che in fondo sono sempre state lì e che il nostro focus semplicemente le noti di più. C’è chi invece sostiene che la nostra risonanza è diventata tale da far entrare nella nostra vita più dettagli di quello che volevamo (sincronicità). Alla fine credo che non sia tanto importante questo, perchè in ogni caso, prove schiaccianti sul fatto che sia l’uno piuttosto che l’altro, non ce ne sono. Quello che conta, in questi casi, è il risultato che si ottiene.
Posso tuttavia metterti un piccolo estratto di un ricercatore importante per quel che riguarda la sincronicità di Richard Wiseman:
Le persone fortunate generano la propria fortuna seguendo quattro principi fondamentali. Sono abili nel creare e notare opportunità, prendono decisioni fortunate ascoltando la loro intuizione, creano profezie che si autoavverano attraverso aspettative positive e adottano un comportamento resiliente che trasforma la sfortuna in buona sorte.
Questo professore ha rafforzato la sua tesi prendendo un gruppo di persone che si ritenevano sfortunate e, applicando una “formula” simile a quella che stai scoprendo a queste pagine, le ha trasformate in persone “fortunate”.
Come si capisce.. la fortuna si CREA.
Noi cosa stiamo facendo esattamente con la visualizzazione e l’emozione? Stiamo cercando di convincerci che ciò che desideriamo sia già realtà. Questo “stato interiore” sembra avere la capacità di influenzare ciò che viviamo, attiriamo e sperimentiamo nel quotidiano.
Una delle possibili ragioni potrebbe essere che fare un esercizio di questo tipo, aumenta la nostra consapevolezza quotidiana degli eventi che potrebbero in qualche modo portarci ciò che desideriamo.
Sempre Weiseman, suggerisce di variare le nostre ruotine quotidiane (non solo a livello di esercizi, ma proprio di comportamenti), come ad esempio fare una strada diversa per andare a lavoro, parcheggiare più lontano ed incamminarsi a piedi, variare tragitti, frequentare posti e persone diverse etc..
E’ davvero difficile e sottile dire quale che sia la “realtà”, per quanto molti testi oggi ci suggeriscono quanto siamo in un certo modo tutti interconnessi. Possiamo solo rifarci a quella che è la letteratura popolare e cercare di trarne quanti più spunti e riflessioni possibile e SPERIMENTARE sulla nostra pelle quanto troviamo. E’ quello che ho fatto io in tutti questi anni, e quello che fanno le persone con i miei Audio Corsi (specialmente “il Salto della Vita” che contiene OLTRE 10 ORE di materiale PRATICO. Lo trovi CLICCANDO QUA)
Non Preoccuparti, sìì felice!
Come ricorderai, uno degli usi dell’emozione all’interno della parte di formula V+E, è quello di utilizzare un’emozione positiva e non realistica. Immergiamoci ancora di più in quanto detto fino ad ora.
Abbiamo detto di come la visualizzazione possa essere più o meno dettagliata. Abbiamo specificato come l’emozione possa essere “realistica” oppure “positiva” quando pensiamo e visualizziamo il desiderio realizzato. Abbiamo anche discusso sul fatto di visualizzare iL FINE o il PROCESSO di realizzazione.
Cerco adesso di darti qualche altro suggerimento per quanto riguarda l’emozione positiva o realistica.
L’uso delle emozioni positive può essere molto utile quando miriamo al FINE, ai risultati desiderati e non abbiamo ancora molti dettagli. Quando invece abbiamo molti dettagli in mente, quindi ad esempio visualizziamo anche il processo per ottenere qualcosa, sembra essere più opportuno utilizzare emozioni realistiche (come mi sentirei mentre…). Facciamo qualche esempio per rendere più chiaro il concetto.
Esempio meno dettagliato dove sarebbe presente il solo FINE;
Mettiamo che tu abbia una piccola società e che il tuo obiettivo sia quello di avere una rendita mensile di un certo TOT. Magari stringi una partnership con un “colosso” ed il dirigente di questo colosso ti fa un assegno di svariate migliaia di €. Potresti visualizzare e generare emozioni di totale euforia pensando al momento in cui ti viene consegnato un assegno con la cifra che desideri, assegno ovviamente col tuo nome e cognome.
Puoi “arricchire” magari la visualizzazione circondandoti di amici e parenti anche loro euforici e felicissimi per te, magari persone che ti battono il 5, altre che si congratulano. Puoi sentire il senso di auto-approvazione e soddisfazione.
In questo esempio, ti ho mostrato una serie di elementi che potrebbero essere reali mentre altri no. Se credi che l’assegno non sia fattibile, puoi “vedere” un bonifico ricevuto sul tuo conto corrente, o qualsiasi altro modo in cui potresti ricevere del denaro.
Magari amici e parenti saranno cose che non accadranno nella vita reale, ma quell’emozione, quella sensazione sarà la tua calamita a quel determinato risultato.
Quando io ero senza un euro ed immaginavo di gettarmi col paracadute (era un sogno di una vita), pensai di farlo con la partner di quel periodo. Non potevo sapere certo che quella storia sarebbe finita… così qualche tempo dopo aver visualizzato i miei business decollare ed altri piccoli o grandi desideri, ecco che hanno iniziato a realizzarsi fino a quando in effetti non feci un lancio in paracadute. Tuttavia ero da solo e non con la partner. Risultato ottenuto, ma non con tutti i dettagli.
Quello che contava al tempo per me era il lavoro. La partner non mi capiva, quindi fu normale prendere due strade separate e l’Universo ha fatto il resto.
Per quel che riguarda nel dettaglio le relazioni, c’è un’ intero Audio Corso Mp3 di oltre 5 ore che puoi trovare CLICCANDO QUA. Se le relazioni sono un problema nella tua vita, con quell’Audio Corso ho risolto la vita a centinaia e centinaia di uomini e donne. E’ caldamente consigliato! Come puoi notare “sono navigato” in questo settore ed ormai conosco bene cosa può funzionare e cosa no.
Ricorda sempre di adattare il tipo di emozione alla tua personalità. E’ inutile utilizzare l’eccitazione se sei una persona che non si eccita mai. Magari per te è più congruo sentire tanta soddisfazione e senso di realizzazione. NON è sbagliato, è quello che SEI TU e va sempre bene.
Quindi adatta la visualizzazione e la relativa emozione a come sei tu! L’importante è cercare di mantenerlo positivo!
Siamo quasi alla conclusione del capitolo “Emozioni” ma c’è ancora un qualcosa da dire quando parliamo di emozione collegata al potere dell’intenzione.
Ne è stato parlato ampiamente specialmente nei libri dei coniugi Hicks, che tanto tempo hanno dedicato a questi argomenti.
Loro ci suggeriscono come le emozioni non solo siano potenti se utilizzate all’interno di questa formula, ma anche come esse siano uno strumento bidirezionale. Se con la formula utilizziamo le emozioni per potenziare la visualizzazione al fine di manifestare, ecco che possiamo anche utilizzarle per capire a che punto siamo nella nostra manifestazione.
Chiudi un attimo gli occhi.
Pensa e visualizza ora uno dei tuoi obiettivi senza forzare, non generare un’emozione. Lascia scorrere la tua visualizzazione pensando al tuo obiettivo realizzato… è molto probabile che pur senza voler generare un’emozione forte, qualcosa sia nato in te, qualche effetto potrebbe esserci stato. Il concetto base è che più questa emozione spontanea è forte, più la manifestazione del tuo obiettivo è vicina.
Nel caso invece di un’emozione non buona, è probabile allora che ancora non sei del tutto convinto di poter realizzare ciò a cui stai aspirando. Di tanto in tanto, fare questo controllo, può esserci di aiuto per capire dove ci troviamo e se ci sono delle credenze su cui dobbiamo lavorare. (Il lavoro sulle credenze vedremo di affrontarlo più avanti. Ci ho creato un intero Audio Corso Mp3, e l’ho inserito come BONUS nel “Salto della Vita” che trovi CLICCANDO QUA).
Possiamo adesso procedere al capitolo numero 6, dove parleremo del “Rilascio”, una di quelle componenti dove le persone hanno trovato più difficoltà.
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<– se ti sei perso il capitolo 1 (è l’inizio. Se non hai letto nulla fino a qua, parti da quì)
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Articolo "Protetto".
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Un Grandissimo Abbraccio
Francesco.
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